domenica 27 gennaio 2008

27 gennaio: il giorno della memoria.


A dispetto

di tutto quanto

credo ancora che

la gente abbia

davvero

un buon cuore.

(Anna Frank)

venerdì 25 gennaio 2008

Quaquaraquà.

Nell'accompagnare all'uscio il fu Presidente del Consiglio, mi tornano in mente le parole di don Mariano Arena, capomafia anziano, ma ancora potente e spietato, creato dalla mirabile penna di Leonardo Sciascia:
« “Uomini?„ “Io - proseguì poi Don Mariano - ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l ‘umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà...
Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l ‘umanità si fermasse ai mezz’uomini...
E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…
E ancora più in giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito…
E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere con le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre…„. »
(Leonardo Sciascia, “Il giorno della civetta”)

Ritengo che Romano Prodi non sia nè un pigliainculo nè un quaquaraquà: forse un ominicchio, politicamente parlando.
Senza entusiasmo due anni fa, ho votato il Governo uscente: un’ intera legislatura di nani, bandane e ballerine avevano minato la mia fiducia nella democrazia italiana. La crocina sul simbolo di un partito non troppo rosso è stata la mia speranza in un Paese migliore.
L’Italia non è diventata più civile e io me ne rammarico.
E m’incazzo.
Non salto però sul carro affollato di elettori delusi, gridando:
"Il Mortadella c’ha ridotto in mutande con le sue tasse! Ha lasciato addirittura sprofondare Napoli nella sporcizia! Silvio torna 'sto Paese aspetta a te!”
Ma per favore! La demagogia mi fa andare in bestia.
Anni di legislature imprudenti hanno reso l’economia italiana talmente disastrosa che, neppure con Mago Merlino Ministro dell’Economia, i conti correnti degli italiani sarebbero risultati più floridi.
Emergenza rifiuti?!! Un ossimoro riferito alla situazione dell'immondizia campana: la durata del fenomeno - più di 15 anni - è inconciliabile con il significato della parola emergenza. A cambiare non devono essere i commissari straordinari , bensì la mentalità e le abitudini dei cittadini.
A mio parere gli errori della Coalizione di centro sinistra sono stati altri.
Il più macroscopico: la struttura della Coalizione stessa.
Mettere in un unico calderone il cilicio della Binetti e gli espropri proletari di Caruso è parsa da subito un’utopia.
Le scempiaggini di Diliberto, il familismo amorale di Mastella (ciao Clemente!)e Di Pietro scheggia impazzita hanno accelerato il suicidio politico del Governo Prodi.
Molte le occasioni perse: non è stata varata una legge sul conflitto d'interessi, non si è riusciti, caso unico fra i grandi Paesi europei, a concedere diritti alle coppie di fatto, etero e gay. (Cari pigliainculo del "FamilyDay", nelle società civili le istituzioni non considerano peccatori e froci dei reietti. Ohibò che bizzarria.)
Tuttavia, grandi agevolazioni per le giovani coppie, per i nuclei numerosi , per quella che un tempo era la classe media non ce ne sono state. Nonostante i molti baciapile, prodighi di parole a difesa di questa Benedetta Famiglia Tradizionale, in nome della quale tutto è lecito (vero Clemente ?!!).
Il contratto a tempo indeterminato è un miraggio e, a poco a poco, lo sta diventando quello a tempo determinato. Da un esecutivo schierato a sinistra mi aspettavo più incisività per quanto riguarda i temi sociali: da qui nasce la mia delusione.
Eppure riconosco a Prodi due meriti importanti.
Se la politica è l’arte del compromesso, è capacità di ascoltare e quindi di dialogare…chapeau! E’stato un esempio impeccabile di buona politica. Ha mediato sino all’ultimo: troppe voci contrastanti hanno reso vano lo sforzo.
A differenza del suo predecessore è stato un Presidente del Consiglio credibile: non ha fatto il guitto nei salotti del generone romano, non ha trasformato ogni occasione ufficiale in una recita da Bagaglino, ritagliandosi il ruolo di latin lover avvizzito.
Nessuna guerra dei Roses a suon di lettere, nessuna attricetta di dubbio talento - ma di sicura prestanza - da raccomandare, neanche una vacanzina in Sardegna in compagnia di Putin e di menestrelli napoletani. Una vita privata quasi calvinista.
Il low profile di Prodi e signora, voluto o meno, a me è piaciuto.
Un Premier, che non mi ha fatta vergognare di fronte a mezzo mondo, non può quindi rientrare nella categoria dei quaquqraquà.
Loro senza alcun dubbio:

Masnada di quaquaraquà.
Annus Domini 2008:
“Senatori per favore!,
Mettete via quella bottiglia là! Non siamo mica all'osteria!”

Presumo che nessun politico europeo abbia avuto il piacere di pronunciare simili parole durante un'assemblea parlamentare.
L'onore è toccato a
Franco Marini
Presidente del Senato della Repubblica Italiana.
A far figuracce siamo i primi della classe
Che culo.






















giovedì 24 gennaio 2008

I'm back


A Capodanno ci siamo concessi una breve vacanza a Monaco.

Che pena lasciare gli splendidi paesaggi innevati della mia Baviera !

Per assorbire lo shock del rientro in questo folle Paese mi ci è voluto più di un mese: è ora di ricominciare.